L’obiettivo del progetto MOTU è lo sviluppo di un sistema meccatronico formato da quattro componenti:
Protesi robotiche modulari, con giunti di ginocchio e di caviglia attivi, controllabili in modo indipendente o sinergico.
Un sistema di sensori di movimento ed elettromiografici per lo sviluppo di algoritmi per il riconoscimento del compito motorio e della caduta incipiente. La fusione delle informazioni multimodali ottenute attraverso il sistema di sensori indossabili sarà utilizzata per decodificare le intenzioni motorie dell’utente e controllare coerentemente con movimenti fluidi e coordinati le articolazioni dell’arto protesico. Algoritmi avanzati saranno anche in grado di rilevare possibili perturbazioni della normale deambulazione permettendo all’arto protesico di rispondere in tempo reale in modo da ridurre il rischio di caduta.
Una rete di elementi trasduttori vibrotattili per fornire all’amputato un feedback aumentato sulla sua interazione con la protesi.
Un invaso avanzato, detto smart socket, pensato per ottimizzare la distribuzione delle forze e delle pressioni agenti sull’arto residuo e per compensarne variazioni di volume. Sarà realizzato usando materiali con diverse proprietà meccaniche e chimico-biologiche, a partire da una scansione 3D dell’arto residuo.
Il progetto MOTU ha l’ambizione di migliorare lo stato dell’arte delle protesi promuovendo quattro differenti livelli di efficienza:
- Efficienza fisica dell’amputato: le protesi MOTU mirano a ridurre lo sforzo fisico associato alla deambulazione e alle attività ad essa correlate.
- Efficienza cognitiva dell’amputato: le protesi MOTU ambiscono a ridurre lo sforzo mentale associato all’utilizzo di una protesi di arto inferiore.
- Efficienza energetica delle parti meccaniche: i dispositivi sviluppati grazie a nuove tecniche di attuazione hanno l’obiettivo di garantire un utilizzo prolungato delle protesi.
- Efficienza di comfort e di accettabilità della protesi: le protesi dispongono di invasi innovativi per aumentare il livello di comfort.