

Il lato umano della robotica. Con questa frase si può riassumere il senso della ricerca scientifica portata avanti in questi anni dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna: la robotica che si intreccia con la vita e si trasforma in biorobotica, punto di partenza per creare forme più avanzate di interazione con le scienze mediche; la robotica come sviluppo di sistemi che siano pensati per l’interazione con gli esseri umani, dalla cooperazione uomo-macchina nella riabilitazione, all’interfaccia cervello-macchina delle neuroprotesi.
È di questo che si è parlato mercoledì 4 aprile alle ore 17,30 a Palazzo Blu di Pisa durante il convegno “Pisa e la Robotica”, un vero e proprio focus sulle attività di ricerca dell’Istituto di BioRobotica.
Al convegno sono intervenuti Paolo Dario, fondatore dell’Istituto, che ha parlato delle prospettive della biorobotica e di quella che molti definiscono come quarta rivoluzione industriale; Arianna Menciassi, docente ordinaria e uno dei responsabili del progetto RELIEF che ha approfondito il tema della robotica medica e chirurgica; e il ricercatore Alberto Mazzoni, nel team del progetto MOTU, che si è concentrato sulle ultime evoluzioni della neuroingegneria.